Eleonora Duse a Leinì

di Toni Balbo

Eleonora Duse (Vigevano 1858 – Pittsburgh 1924) fu una grande attrice drammatica del teatro italiano, famosa in tutto il mondo per le sue interpretazioni delle opere più struggenti, tanto da essere chiamata “la tragica”!
Interpretò anche opere di Gabriele D’Annunzio con il quale ebbe un tormentato rapporto.Duse 1Ebbene, quando la Duse, già famosa, partorì nel 1882 la sua unica figlia Enrichetta, era a Torino e considerati i suoi impegni teatrali fu costretta a “dare a balia” la neonata.
Per intervento della contessa Ciarvini, con la collaborazione del sindaco di Leinì cav. Bonis, del medico cav. Vallino e del parroco don Ferrero, venne scelta la moglie di Carlo Bianco, Maria, contadina della borgata Roveglia che aveva avuto da poco una figlia. Il dott. Vallino affermava che “Maria era prosperosa e aveva latte non per due, ma per una mezza dozzina di bambini”. Continua a leggere Eleonora Duse a Leinì

Da Torino a Leynì in tranvia

Vi propongo l’articolo pubblicato sulla Gazzetta Piemontese del 25 giugno 1883 riguardante l’inaugurazione della linea Torino – Leinì avvenuta il giorno precedente.

“Le tranvie piemontesi registrano nei loro annali un altro trionfo: l’apertura della linea Torino – Leynì, lunga 13 chilometri.
Questo importante tronco, atteso, desiderato da lungo pezzo, non deve fermarsi però alla fertile e laboriosa Leynì, ma dovrà spingersi, col tempo, fino a Castellamonte e fors’anche a Cuorgnè da Pont Canavese. Continua a leggere Da Torino a Leynì in tranvia

Monache Giuseppine

di Toni Balbo

A proposito di avvenimenti che richiamano la famosa rivalità fra Peppone e don Camillo, vi propongo la seguente annotazione di Secondo Cravero nel suo diario (vedi La storia minore n. 9):
Monache Giuseppine, sono partite da Leynì il 16 agosto dell’anno 1896. Queste suore dovevano partire con la tramvia delle ore 7,30 del mattino e vi era un comitato popolare che voleva fargli gli onori della partenza perché se lo meritavano.  Continua a leggere Monache Giuseppine

Questione di campane …

Nel 1902 a Leinì si svolse una lite fra il Comune e la Chiesa degna della miglior tradizione di Peppone e don Camillo.
Il Comune voleva suonare la campana di sua proprietà, situata sul campanile della chiesa di San Giovanni, in occasione della festa nazionale del 20 settembre (ricorrenza della presa di Roma o della Breccia di Porta Pia), mentre il Parroco voleva impedirlo. Continua a leggere Questione di campane …

I prodi di Leynì – Carlo Gremo

di Toni Balbo

Vi propongo l’articolo che un anonimo ha pubblicato sul “Bollettino Ufficiale del Comitato leynicese per i provvedimenti economici a favore delle famiglie dei richiamati durante la guerra” il 10 ottobre 1915.
Riguarda Carlo Gremo, “un prode di Leynì”, al quale il Comune e la locale sezione bersaglieri nel 1959, centenario della battaglia di S. Martino, hanno dedicato una lapide presso la sua abitazione in via Carlo Alberto 145.
La particolarità dell’articolo sta nella sua originalità e nel taglio a favore dell’intervento italiano nella guerra 1915-18. Gremo era ancora vivo, è morto poi nel 1929, per cui la testimonianza è senz’altro veritiera, anche se descritta con la tipica enfasi del periodo. Continua a leggere I prodi di Leynì – Carlo Gremo

La strada della cavalleria

di Toni Balbo

Da più parti mi è giunta segnalazione dell’esistenza della cosiddetta strada della cavalleria che, pare sin dal 1600, collegava Torino con il campo di addestramento militare situato sulla Vauda fra Leinì e Lombardore.
Immaginiamo labili e lontani ricordi di quando in località Tedeschi si vedevano passare centinaia di dragoni a cavallo: i drapò al vento, il rumore degli zoccoli e dell’armamentario, le grida dei comandanti e il nitrire dei cavalli. Era uno spettacolo che i ragazzi, ma non solo, correvano a guardare esterrefatti. Continua a leggere La strada della cavalleria

Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Leynì

di Toni Balbo

In circostanze fortunose è stata ritrovata la targa della “Cassa mutua comunale coltivatori diretti di Leynì”, che ha operato nel nostro Comune dal 1954 al 1978 (circa).
La targa, che era affissa all’edificio comunale, è di ottima fattura, in lamiera “bombata”, smaltata nei colori bianco e blu, fatta dalla ditta Villarboito di Torino, della quale si può ancora oggi vedere lo storico negozio in via Lagrange angolo via Maria Vittoria.
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Il trasporto pubblico a Leinì nella prima metà del XIX secolo

di Toni Balbo
Come viaggiavano i leinicesi all’inizio del 1800? I meno abbienti a piedi o facendosi dare un passaggio dai carri agricoli, i benestanti avevano mezzi propri: birocci e piccole carrozze, alcuni potevano usufruire del mezzo pubblico con diligenze, tipo omnibus.
Ecco il testo di comunicazione al pubblico del servizio da Torino per Lanzo e Cuorgnè, e viceversa, con relativi prezzi e regole. Curiosa la differenza di prezzo fra l’interno e l’esterno dei posti in vettura: in mancanza di chiusure efficienti, il lato finestrino non doveva essere proprio confortevole. Già allora non si poteva fumare e i cani non erano ammessi. Continua a leggere Il trasporto pubblico a Leinì nella prima metà del XIX secolo