Viaggio del migrante

di Toni Balbo
Un leinicese, emigrato a Los Angeles (California – Stati Uniti) nei primi anni del 1900, torna in Italia nel 1932 con il figlio per far visita ai parenti.
Del viaggio di ritorno in terza classe abbiamo il biglietto.
Il viaggio in nave da Genova a New York fu di sette giorni, con scalo a Villafranca (Nizza) e Gibilterra, e almeno altrettanti in treno da New York a Los Angeles.
La nave era il transatlantico Conte di Savoia costruito nel 1931/32, quasi gemello del “Rex detentore nel 1933 del Nastro Azzurro dell’Atlantico, riconoscimento che veniva attribuito alla nave passeggeri per il record di velocità media di attraversamento dell’oceano, in regolare servizio e senza scali di rifornimento” (da Wikipedia).

Il transatlantico Duca di Savoia

I passeggeri hanno diritto al trasporto gratuito di Kg. 100 di bagaglio (purché questo non superi il volume di mezzo metro cubo) a posto. L’eccedenza è tassata in base a tariffa approvata dalle competenti autorità”.
I passeggeri della terza classe dovevano presentarsi all’imbarco il giorno precedente la partenza.
Sulla nave il “computo dei posti” era stabilito dal Regolamento sull’Emigrazione: “Ragazzi fino ad un anno non compiuto gratis; da 1 a 5 anni non compiuti pagano un quarto di posto; da 5 anni a 10 non compiuti pagano mezzo posto; da 10 anni in avanti pagano posto intero”.
Anche il “trattamento di tavola” era stabilito dalla legge: ”Il trattamento minimo che il Vettore è tenuto a fare agli emigranti durante il loro soggiorno a bordo è costituito come segue:
Colazione – caffè o caffè-latte o tè e cioccolato – Burro e marmellata – Per le donne e i ragazzi, a richiesta, dovrà essere somministrato latte.
Pranzo e Cena – Una minestra (asciutta o in brodo), un piatto forte (carne, pesce o uova) con contorno, se la minestra è in brodo.
Di più in uno dei pasti sarà servita una porzione di verdura e nell’altro o formaggio o frutta, e in uno dei pasti la minestra potrà essere sostituita da antipasto, quando nell’altro pasto la minestra sia servita asciutta. Nei giorni festivi: o frutta all’altro pasto, o dolce.
Pane fresco a tutti e tre i pasti – Vino: un quarto di litro ai due pasti del giorno, colazione esclusa”.
Buon viaggio!

Il biglietto del viaggio (clicca per ingrandire)