Nei confessionali della parrocchia di Leinì

di Toni Balbo

Su segnalazione di una nostra lettrice, riporto le trascrizioni di due documenti incollati nei confessionali della parrocchia di Leinì, datati 1856 e 1866. Si tratta delle norme che i fedeli dovevano osservare per la salvezza dell’anima, nel periodo a cavallo della formazione dell’unità d’Italia.
Il più antico riguarda le colpe che i fedeli dovevano rifuggire, è scritto in latino, ma abbastanza comprensibile, mentre il secondo è il risultato degli esercizi spirituali svoltosi nella parrocchia di Leinì in quel periodo.

CULPÆ RESERVATÆ IN DIOCESIS TAURINENSI
CLASSIS PRIMA
I. Homicidium voluntarium, quod quis sive per se, sive per alium perpetraverit.
II. Abortus foetus animati de industria procuratus, effectu secuto.
III. Incestus inter consanguineos in primo gradu.
IV. Sollicitatio ad turpia a sacerdote poenitentiae ministro peracta in actu, vel occasione, aut praetextu confessionis.
V. Depositio falsi in judicio in damnum tertii.
VI. Bonorum ad loca pia spectantium conversio in proprios usus ab administratoribus facta, si anno expleto integre non satisfecerint, vel si requisiti administrationis suae rationem non reddiderint.
VII. Piorum legatorum solutio diutius anno absque justa causa protracta, et culpa Notariorum, qui hujusmodi legata post tres menses a notitia obitus legantis non manifestant. Solutis autem, vel manifestatis legatis, reservatio cessat.
VIII. Templa, aut coetus haereticorum, etiam curiositatis tantum gratia, adeuntes quo tempore vel sermo ab üs habetur, vel sectae ritus celebrantur.

CLASSIS SECUNDA
I. Blasphemia contra Deum, aut Sanctissimam ejus Matrem, vel uno praesente, qui adverat prolata. Abusus sacrosanctae Eucharestiae, aut sacri Olei ad magicas artes, maleficia, aut superstitiones.
II. Suffocatio pueri anno expleto minoris in lecto, omissa adverenter cautione cunarum, aut alio firmo praesidio.
III. Incestus inter consanguineos in secundo gradu: inter affines in primo gradu.
IV. Pessima, et horrenda scelera bestialitatis, aut sodomiae tum active, tum passivae.
V. Prostitutio filiarum, sororum, aut uxorum.
VI. Percussio parentum, aut eis alimentorum denegatio.
VII. Baptismum post septimum diem infantibus dilatum culpa parentum.
Taurini, 1856 – Typ. Paravia et soc.

RICORDI DEI SANTI SPIRITUALI ESERCIZI
NELLA PARROCCHIA DI LEYNÌ – L’Anno 1866

MASSIME
1° Temi Iddio, ed osserva i suoi comandamenti, perché questa è la cosa essenziale dell’uomo.
2° Che mi giova guadagnare anche tutto il mondo, se perdo poi l’anima?
3° Il più gran male del mondo è il peccato, perché offesa di Dio.
4° Quattro giorni di vita e poi morire … roba, piacere, tutto sarà finito, e dell’anima mia che sarà?
5° Se morissi in peccato, che sarà di me?… In che stato si trova l’anima mia?
6° Riceverò nell’eternità, secondo che ho fatto nel tempo… Se vivo bene sarò contento sempre in Paradiso, se vivo male sarò disgraziato per sempre all’inferno.

PROPONIMENTI
1° Reciterò divotamente mattina e sera le mie orazioni. Se ricado in peccato ritornerò tosto a confessarmi.
2° Fuggirò i cattivi compagni, le persone pericolose, gli amoreggiamenti, i balli, le osterie, i luoghi tutti e gli oggetti che in passato mi furono causa di peccati.
3° Nei giorni di festa interverrò sempre alle sacre funzioni, e lascerò assolutamente ogni lavoro servile non giustificato da sufficiente motivo e da licenza del parroco.
4° Caccerò con prontezza tutte le tentazioni ed i pensieri cattivi.
5° Voglio perdonare le offese, sopportare le persone di casa, contenermi dalla collera, dalle mormorazioni, dai cattivi discorsi, e dalle bestemmie contro Cristo, il Sacramento e la Beata Vergine.
6° Propongo di essere fedele nelle promesse di non toccare mai la roba altrui, né recar danno, o ritenere roba non mia, od ingannare il prossimo.