La strada della cavalleria

di Toni Balbo

Da più parti mi è giunta segnalazione dell’esistenza della cosiddetta strada della cavalleria che, pare sin dal 1600, collegava Torino con il campo di addestramento militare situato sulla Vauda fra Leinì e Lombardore.
Immaginiamo labili e lontani ricordi di quando in località Tedeschi si vedevano passare centinaia di dragoni a cavallo: i drapò al vento, il rumore degli zoccoli e dell’armamentario, le grida dei comandanti e il nitrire dei cavalli. Era uno spettacolo che i ragazzi, ma non solo, correvano a guardare esterrefatti.

Piemonte cavalleria

Ma vediamo se riusciamo a rintracciare dei documenti che provino le segnalazioni.
Nella carta del basso Canavese, databile intorno al 1750, alquanto imprecisa, (vedi La storia minore di Leinì n. 15) troviamo la strada ben tracciata che da Leinì attraversa case Todesco (fr. Tedeschi), passa a sinistra della cascina dei PP. Del Carmine (cascina dei Frati) per giungere infine sulla Vauda.
Intanto nel 1767 (vedi La storia minore di Leinì n. 3), viene ritracciata la strada per Lombardore com’è attualmente.
Nella carta (molto precisa) redatta dai francesi intorno al 1810, la cosiddetta strada della cavalleria non è più indicata: probabilmente non veniva più usata in quanto la nuova strada per Lombardore era più agevole.
Nella carta catastale odierna della zona, compare in quel luogo una particella, non numerata, che ancora oggi, in parte, coincide con una stradina.
Quel luogo, tra l’altro, era percorso da un cardine (o cardo) tracciato dai romani nel primo secolo prima di Cristo. La stradina si discosta leggermente dal tracciato originario, ma l’incrocio con il decumano coincide ancora con l’attuale.

Strada cavalleria didaDella centuriazione romana ne ho già parlato nei numeri 4 e 10 de La storia minore di Leinì pubblicata a mezzo stampa negli anni scorsi. Chi fosse interessato può ancora richiederla scrivendo all’indirizzo posta@labarbacana.it.
Nel punto in cui la strada attraversava il rio della Vauda sono ancora visibili le fondamenta in muratura del ponte.
Mi sembra che le coincidenze siano sufficienti per confermare le segnalazioni.
Più a nord la strada si inerpicava per la scarpata della Vauda per poi inoltrarsi sul campo di Lombardore. In questo tratto la strada è incassata nel terreno di circa un metro ed è costeggiata da alberi.
Se qualche lettore avesse delle ulteriori notizie sull’argomento è vivamente pregato di comunicarlo.